L’attivista Greta Thunberg è stata candidata, per il secondo anno consecutivo, al premio Nobel per la pace. La candidatura all’edizione 2020 è avvenuta ad opera di due politici svedesi, Jens Holm e Hakan Svenneling del partito della sinistra svedese, che hanno elogiato l’attività di sensibilizzazione sulla crisi climatica svolta da Greta. Holm e Svenneling affermano che le campagne di Thunberg per la riduzione delle emissioni nocive e il rispetto dell’Accordo di Parigi rappresentano un atto di pace, per questo hanno chiesto la candidatura dell’adolescente loro connazionale.
Immagine: Greta Thunberg
Thunberg è stata candidata anche nel 2019, ma il premio è andato al primo ministro dell’Etiopia, Abiy Ahmed.
Immagine: Greta Thunberg
L’accordo sul clima di Parigi del 2015 chiede ai paesi di adottare misure per frenare l’aumento delle temperature del pianeta, che sta sciogliendo i ghiacciai, innalzando il livello di mare e oceani, e cambiando le zone climatiche.
Per questo, viene richiesto che i governi presentino dei piani nazionali per ridurre le emissioni e limitare così l’innalzamento della temperatura globale al di sotto dei 2°C.
Immagine: Greta ThunbergLa giovane attivista svedese ha chiesto agli studenti di disertare la scuola per unirsi alle proteste e chiedere un’azione più rapida per contrastare i cambiamenti climatici. Il movimento ambientalista, denominato Fridays for Future, si è diffuso oltre i confini svedesi, abbracciando altre nazioni europee e il mondo intero.
Immagine: Greta Thunberg
La settimana scorsa, Thunberg ha annunciato di aver registrato come marchi il suo nome e quello del movimento delle scuole, per proteggere il movimento da abusi e speculazioni commerciali.
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