Secondo alcuni, “La gente di Mare” ha un carattere scontroso, burbero, chiuso e stanziale, il tutto così viene collegato anche agli Isolani che, si narra, abbiano nel loro Dna tali caratteristiche.
Testardi, rancorosi, astiosi ma straordinariamente affidabili , fedeli ed ospitali e, se vogliamo usare metafore animalesche, potremmo dire selvaggi.
Pochi però si chiedono il perché o ne studiano le origini.
Perché selvaggio è il mare come lo è l’isola, porta inevitabilmente ad affrontare impervie situazioni, presenta giornate crude fatte di tempeste con onde altissime, piogge brutali con fulmini spaventosi, venti e salmastro che tagliano la pelle e così anche roventi giornate di sole che bruciano i volti e regalano scottature che consumano spesso i tratti ed i sorrisi.
Raccontano gli storici che sono state le varie influenze straniere a far diventare “difficile” il carattere degli isolani e delle persone di mare. Si, perché proprio attraverso il mare, che è la più grande via di comunicazione, si sono mescolate diverse culture e le isole ed i luoghi di mare, che sono pieni di contrasti, chiusi e ripiegati su se stessi ed inclini al silenzio, sono rimasti fedeli alle proprie peculiarità poco affini con gli apporti giunti dall’esterno e con ciò che tenti di cambiarli.
Inspiegabile ,energico , impetuoso , tempestoso ed irascibile ed improvvisamente calmo quieto e rilassante.
Allo stesso tempo via di comunicazione e barriera di divisione tra i popoli
rischioso , imprevedibile ed estremamente affascinate tanto da diventare quasi come una drogra della quale non si riesce a disintossicarsi.
Una forza che non si può controllare
Solo chi vive per il mare è in grado di comprendere quanto esso sia necessario
solo chi lo ama e vive per il mare è in grado di capire il linguaggio del rumore delle onde
Entra dentro il corpo e richiama quando ci allontaniamo . più siamo distanti e più forte è il suo grido
assume colori e forme di sensualità indescrivibili , incanta ed immobilizza.
uno dei cinque elementi naturali che più sorprende e che solo per alcuni è una necessità.
le onde ed il loro senso di continuità sono parte integrante dei pensieri nella testa di chi non può fare a meno del mare.
Impazzire per la sua lontananza , emozionarsi alla sua vista e piangere per la sua mancanza.
Il mare ci impone un ritmo sempre sui nostri pensieri e su tutto ciò su cui riflettiamo,un ritmo incessante costante e che vibra dentro. Il suo odore lo portiamo nelle narici anche a lunghe distanze e non importa dove ci troviamo sentiamo sempre il suo rumore. secondo le leggende il mare è la dimora di tutte le lacrime versate e delle speranze riposte.
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