Tutti abbiamo sentito i nostri genitori rivolgerci inviti del tipo: “Alza gli occhi dal tuo cellulare ogni tanto”, “Ehi, parlami invece di mandare messaggi”, “Perché sei così asociale?” Non sono solo i nostri cellulari ad essere sotto accusa, ma anche i nostri laptop, televisori, siti come Facebook e altre piattaforme di social media. Tutte queste invenzioni e “progressi” nella tecnologia ci rendono meno socievoli?
Alcuni dicono di si. Le persone che hanno vissuto nell’era pre-smartphone affermano che le persone comunicano tra loro di più senza queste invenzioni. Hanno parzialmente ragione. L’unica differenza è che la loro comunicazione era faccia a faccia, la nostra è su Internet o qualche altra forma di tecnologia. Quando gli adolescenti guardano i loro telefoni invece di parlare con i loro genitori, di solito parlano con gli amici, o su siti di social media come Facebook, Instagram e Twitter. Tutti questi sono modi alternativi dell’essere sociali, solo che non sono faccia a faccia. Ma non è tutto qui, leggi tra le foto qui sotto.
Altre info: Wall Street Journal
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Keith N. Hampton, professore alla Rutgers University of Communication and Information che si trova nel New Jersey (USA), afferma che la tecnologia sta arricchendo le nostre relazioni sociali. Il professor Hampton spiega così il suo pensiero: “Sì, alcune cose sono cambiate, ma forse non tanto quanto si potrebbe pensare. Prendi questa frase, per esempio: “Che strana pratica è quella in cui un uomo si siede al tavolo della colazione e, invece di conversare con moglie e figli, tiene davanti alla faccia una specie di schermo su cui è inciso il gossip mondiale”. Queste parole suonano vere oggi come quando furono scritte, nel 1909! Furono le osservazioni di uno dei primi e più famosi sociologi americani, Charles Cooley, su come la consegna mattutina del giornale stesse minacciando la famiglia americana”.
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Non solo, il professor Hampton ha studiato i suoi studenti e colleghi, e ha scoperto che gli studenti hanno molte più relazioni strette grazie a cellulari e social media rispetto ai colleghi, più anziani.
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Al contrario, il professor Larry Rosen, uno psicologo della California State University Dominguez Hills, dice il contrario. Egli ritiene infatti che le molteplici relazioni che tessiamo online non siano molto costruttive, non si tratta di vere amicizie. Rosen crede che la tecnologia ci abbia costretti a prestare meno attenzione alla nostra comunicazione nel mondo reale e più alla comunicazione online.
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Il professor Rosen afferma: “Come psicologo e ricercatore, ho studiato l’impatto della tecnologia per 30 anni tra 50.000 bambini, adolescenti e adulti negli Stati Uniti e in altri 24 paesi del mondo. A quel tempo, tre importanti rivoluzioni entrarono nel nostro mondo: computer portatili, social media e smartphone. L’effetto complessivo è stato che queste tecnologie ci hanno consentito di connetterci di più con le persone nel nostro mondo virtuale, ma di comunicare meno con quelli che sono nel nostro mondo reale”.
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Rosen crede che abbiamo bisogno di mettere giù i telefoni e la tecnologia, e di restare concentrati sulla comunicazione della vita reale, anche se questo significa meno comunicazione in assoluto.
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E tu che ne pensi? La tecnologia ci rende meno socievoli?
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