Il teatro del peggiore disastro nucleare del mondo è diventato un osceno punto di riferimento per gli influencer di Instagram che cercano di scattare il selfie perfetto seguendo la scia della recente serie Sky / HBO “Chernobyl“.
La ricostruzione moderna in versione televisiva, che racconta la vera storia dell’esplosione della centrale nucleare, ha scatenato un boom turistico. Lo stesso Craig Mazin, autore della serie TV (guarda le foto degli attori confrontate con i veri personaggi dell’epoca), ha scritto su Twitter per condannare questi selfie turistici: “Se ci andate, per favore ricordate la terribile tragedia che è avvenuta qui”.
Altri hanno criticato quelle persone che, in maniera insensibile, posano per delle foto che non rispettano la storia e la tragedia delle persone che sono morte, rimaste invalide o costrette a fuggire.
Influencer di Instagram, alla ricerca di più like possibili, scattano selfie tra le rovine di Chernobyl
I commenti online non si sono fatti aspettare, descrivendo le foto come “stupide” e “irrispettose all’estremo”
amanduhwhiteUn utente ha commentato: “Le persone sono morte lì in un modo terribile, abbiate un po’ di rispetto”. Un altro follower ha risposto a una foto dell’utente di Instagram nz.nik che posa con in biancheria intima, dicendo: “Questa foto è irrispettosa per le persone che hanno perso la vita. Come puoi essere così insensibile?”
Alcuni hanno detto che le foto erano “opportunistiche” e “stupide”
luisitocomunica VerifiedTutto ciò che resta dopo il catastrofico incidente del 1986, che ha visto persone e animali decimati dalla dispersione di materiale radioattivo, è un’inquietante città fantasma. Nelle prime ore del mattino del 26 aprile 1986, un incidente portò a un’improvvisa e inattesa ondata di energia seguita da una serie di esplosioni che rilasciarono nell’atmosfera 400 volte le radiazioni prodotte dalla bomba atomica di Hiroshima.
Più di 100.000 persone furono costrette a fuggire dalle loro case. La potenza di quell’esplosione fu pari a quella di 500 bombe nucleari. Il bilancio esatto delle vittime causato dal disastro è sconosciuto, molte persone morirono anni dopo a causa delle radiazioni.
Non si può negare l’impatto terrificante che le radiazioni ebbero sulle persone che vivevano a Pripyat, la città fondata nel 1970 per servire la centrale nucleare di Chernobyl. 350.000 persone non furono fatte evacuare prima di 36 ore dopo l’esplosione, e in quel periodo circa cinque milioni di persone in Bielorussia, Russia e Ucraina furono esposte alle radiazioni. Il sito vive oggi un boom turistico. Le prenotazioni nella zona sono aumentate del 40%, secondo le agenzie di viaggio del posto.
Yuriy Morozov, 42 anni, una guida turistica nella zona, racconta non ha mai visto così tanti turisti affollarsi nella zona del disastro. Un papà ha raccontato che: “La gente vuole vedere Chernobyl di persona dopo aver visto la serie TV. È affascinante”.
Uno dei posti preferiti dai turisti è un parco giochi abbandonato, che avrebbe dovuto essere stato inaugurato una settimana dopo il disastro. La sua gigantesca ruota panoramica si staglia contro il cielo mentre le auto abbandonate si sgretolano sotto la ruggine.
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