Nell’ala rinnovata di recente del Royal Shakespeare Company’s Stratford sopra l’Avon Theater, è apparso un volto umano scintillante fatto di 2.000 stelle in acciaio inox sospese individualmente dal soffitto. L’installazione, sospesa a tre metri da terra, è opera del designer Steven Follen, che ha usato modelli digitali per mappare la posizione precisa di ogni stella, ognuna infilata a mano, sposando la tecnologia moderna con la tradizione artigianale. Il lavoro è sia la sua commissione più grande che la più imponente installazione d’arte della compagnia ad oggi.
L’enorme costruzione è stata presentata il 23 aprile per celebrare il 400° anniversario della morte di Shakespeare. Il suo titolo fa riferimento ad una citazione di Ben Jonson per l’amato bardo: “Non era di un’epoca, ma di tutti i tempi!” . Visivamente, l’installazione allude alla scena II atto III di Romeo e Giulietta, quando l’eroina dice: “.. quando egli morrà, prendilo e taglialo in piccole stelle, ed egli renderà così bello il volto del cielo che tutto il mondo si innamorerà della bellezza della notte, e non presterà più nessun culto all’abbagliante sole”.
Questo è ciò che ha fatto Follen per Shakespeare con questa abbagliante opera, mettendo un ritratto celeste permanente all’interno di uno spazio le cui alte finestre, i soffitti a volta, e balaustre evocano un’ascesa verso il paradiso.
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