Secondo studi di neuroimaging, durante il riso si attivano almeno 5 aree cerebrali principali:
La corteccia prefrontale, per comprendere il significato dello stimolo umoristico.
La corteccia temporale, per l’elaborazione del linguaggio.
L’amigdala, collegata alle emozioni.
L’area motoria, per coordinare i movimenti necessari a ridere.
Il sistema limbico, associate al piacere.
Quindi il riso non coinvolge una singola area, ma una rete neurale estesa tra regioni cognitive, emotive e motorie. Questo spiega perché barzellette e scherzi siano un potente stimolo del riso e del buonumore. – (“A-maze-ing Laughter” di Yue Minjun)
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