Ogni volta che il mondo è scosso da una calamità – che si tratti di un disastro naturale, un incidente, o una crisi umana – è naturale fissare lo sguardo sulle ombre che ne derivano: la dolorosa perdita di vite, gli atti di terrorismo pensati erroneamente come soluzioni, le gestioni inadeguate che aggravano la situazione, o coloro che cercano di trarre vantaggio dal dolore altrui. Questa visione può facilmente portarci a dubitare della natura umana.
Tuttavia, in mezzo a queste tragedie, emerge sempre la luce della solidarietà. Ci sono sempre, e sottolineo sempre, individui pronti a superare se stessi per offrire aiuto: coloro che il 11 settembre si sono fiondati nelle torri per salvare il maggior numero possibile di vite, chi ha offerto rifugio agli ebrei durante l’Olocausto, la Choctaw Nation che ha esteso una mano generosa all’Irlanda affamata, le file di donatori di sangue che si formano dopo una tragedia, e quelli che lottano per correggere i sistemi fallaci che causano tali disastri, impegnandosi in proteste e azione politica per costruire un mondo migliore. Questi gesti di altruismo e coraggio sono raramente motivati dalla ricerca di gloria o guadagno, ma nascono dal semplice desiderio di fare ciò che è giusto. Questo spirito di umanità e di aiuto reciproco si manifesta in ogni angolo del globo, in ogni momento, dimostrando che la bontà e la solidarietà sono qualità universali.
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