Dove abitavo a Manitoba, nessuno aveva recinti, soprattutto perché quando le proprietà sono state divise, gli urbanisti hanno lasciato tra di esse uno spazio pubblico che apparteneva alla città, e che era solo una striscia di foresta. Perciò quasi nessuno ha messo su recinzioni perché avrebbero escluso l’accesso e la vista a quella che era una fantastica rete di sentieri naturalistici in tutta la zona. Tutti sapevano che una volta che hai raggiunto l’erba tagliata, quella apparteneva a qualcuno. Noi bambini non andavamo quasi mai da nessuna parte a piedi attraverso strade o marciapiedi, prendevamo sempre i sentieri (però andavamo in bicicletta sulle strade, c’erano troppi sassi sui sentieri per una normale bici da bambino).
Naturalmente, vivere in una foresta aveva alcune conseguenze indesiderate. C’erano spesso orsi, e ricordo che quando non avevo nemmeno 5 anni mi veniva insegnato cosa fare se vedevo un orso. E per due anni abbiamo avuto un leone di montagna, che era molto peggio. La città assumeva qualcuno per catturare e trasferire questi animali, ma ci voleva sempre un po’ di tempo. Ricordo di aver visto un orso sdraiato sotto l’albero di melo nel nostro cortile mentre mangiava tutte le mele cadute.
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