Il parco si estende per circa 900 chilometri quadrati e conserva una delle più grandi concentrazioni di legno pietrificato al mondo, alcuni dei quali risalgono a oltre 225 milioni di anni fa, al tardo periodo Triassico.
Il legno pietrificato qui trovato apparteneva a grandi alberi di conifere che crescevano in rigogliosi ecosistemi fluviali. Col tempo, la cenere vulcanica seppellì questi alberi caduti e i minerali, come il quarzo, sostituirono lentamente il materiale organico, trasformandoli in pietra. I tronchi variopinti brillano di sfumature rosse, arancioni e viola, e sono sparsi in tutto il parco.
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