“Il terzo incomodo” di Deena Sveinsson (14/20)

“Quando finalmente siamo arrivati ​​a Half Moon Island nelle Isole Shetland Meridionali, in Antartide, la nostra modesta nave da spedizione è stata accolta da uno splendido paesaggio bianco e innevato. Abbiamo sfrecciato attraverso le fredde acque oceaniche e, una volta sbarcati, siamo stati attenti a seguire le maggiori misure di biosicurezza messe in atto in Antartide a causa dell’influenza aviaria. Arrivando in primavera e all’inizio della stagione turistica, non abbiamo visto il numero di pinguini che avevo immaginato. Me ne aspettavo migliaia, ma siamo stati accolti solo da poche centinaia. Dato che questa era la nostra prima tappa in Antartide, ho iniziato subito a scattare le solite fotografie. Ma poi, in lontananza, ho visto questi tre pinguini che uscivano insieme e si divertivano. Ho camminato più velocemente che potevo con un menisco lacerato e una distorsione del legamento crociato anteriore sul ginocchio destro. Quando ho raggiunto i pinguini, è successo all’improvviso, sembrava che ci fosse un leggero putiferio e qualche disaccordo. Poco dopo, la coppia di pinguini se ne andò a passo svelto, lasciando il povero ragazzo solitario a chiedersi perché fosse stato abbandonato. Non ho potuto fare a meno di ridere quando ho visto questa foto sul retro della mia macchina fotografica. Com’è umano. E quanto deve essere terribile essere quella terza ruota”.

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