Il tostapane Sweetheart degli anni ’20 rappresenta un interessante pezzo di tecnologia da cucina di quell’epoca (11/35)

I primi modelli avevano un elemento riscaldante e una struttura fissa per tenere le fette di pane, ma spesso erano montati su basi in porcellana e potevano diventare molto caldi, rappresentando un rischio per la sicurezza.

Il tostapane “Sweetheart” si distinse per la sua innovazione: non era necessario girare manualmente il pane. Grazie a un meccanismo unico, bastava premere due pulsanti alla base per far ruotare i cestelli laterali di 90 gradi, permettendo di inserire o rimuovere il pane senza toccarlo direttamente. Rilasciando i pulsanti, i cestelli tornavano in posizione, e una nuova pressione li faceva ruotare nella direzione opposta per tostare uniformemente entrambi i lati.

Questo design rappresentò un grande passo avanti nell’evoluzione dei tostapane elettrici, rendendo il “Sweetheart” un pezzo memorabile degli anni ’20.

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