Il suo capolavoro, “La Vergine Velata”, scolpito nel marmo di Carrara impeccabilmente lavorato, è uno dei risultati più sorprendenti nella storia della scultura.
La maestria di Strazza nella tecnica del “panneggio bagnato” ha continuato la tradizione di altri scultori italiani come Giuseppe Sanmartino, il quale, un secolo prima, aveva realizzato affascinanti veli di marmo, come il famoso “Cristo velato”. Questa tradizione artistica può essere fatta risalire a scultori precedenti, tra cui rinomati artisti del Rinascimento come Michelangelo, così come gli antichi maestri dell’era ellenistica greca, celebri per le loro intricate rappresentazioni di pieghe di tessuto.
Tuttavia, a metà del XIX secolo, Strazza portò questa tecnica ai suoi limiti. Il delicato effetto stratificato ottenuto da lui consente all’osservatore di percepire distintamente i lineamenti del viso di Maria attraverso il velo traslucido, creando allo stesso tempo l’illusione dell’assenza di gravità. Il processo con cui ha trasformato la pietra solida in qualcosa di così morbido e fluido, utilizzando solo strumenti manuali di base, rimane un mistero.
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