Più di 4.800 anni fa, nella Città Bruciata (Shahr-e Sukhteh) nel deserto del Sistan (Iran), fu sepolta una donna con una protesi oculare. Si tratta di una semisfera realizzata in materiale leggero (derivato dalla pasta bituminosa) e ricoperta d’oro con incisioni, a imitazione della pupilla. Per mantenere il bulbo oculare in posizione, avevano praticato due piccoli fori. In questo modo la protesi veniva trattenuta da un filo (come una benda). La proprietaria la indossava di giorno, per nasconderne l’orbita vuota, e di notte la conservava in un sacchetto di cuoio, anch’esso ritrovato nella sepoltura.
Nella tomba di questa donna sono stati trovati anche diversi vasi, vari ornamenti e uno specchio di bronzo. Si ritiene che possa essere stata una persona importante nella società o forse una sacerdotessa.
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