Mia suocera mi vuole bene.
Mi vuole bene come se fossi suo figlio, mi conosce da 17 anni, voleva denunciarmi quando ci siamo conosciuti, dopotutto avevo 24 anni, sua figlia 16, non lo ha fatto, adesso mi darebbe un rene.
Nelle discussioni tra me e la mia compagna dà ragione a me.
Cucina bene, anche se io cucino meglio.
Se vuole passare a casa prima ci chiama per chiedere se disturba, pure se è già sotto casa.
Mi lava le camicie e me le stira, a casa nostra né io né la mia compagna sappiamo farlo.
Pensa ai nostri gatti quando noi non ci siamo, ce li vizia anche.
Non mette mai voce nei cazzi nostri, ci appoggia sempre, qualsiasi cosa vogliamo fare.
Se può, ci aiuta, se non può, ci prova, per fortuna, non economicamente, ce la caviamo abbastanza, ma quando è servito, era lì.
Quando sono entrato in casa sua, al mio terronissimo “buongiorno signora” mi ha risposto “io mi chiamo Donella, chiamami così e dammi del tu”.
La prendo in giro, sempre, la chiamo in ogni modo, e lei ci ride su.
Ho praticamente più confidenza con lei che con mia madre.
Mia suocera non è una cazzo di suocera, per nulla.
Però anche lei ha i suoi grandissimi difetti.
Fuma.
In casa mia no, sa che mi dà fastidio quindi esce sul balcone ma fuma.
Ma soprattutto, il difetto più grande che una suocera, che una persona possa avere:
Mia suocera è toscana.
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