Il processo di sviluppo economico e tecnologico è sempre stato accompagnato da costruzioni e cementificazione. L’uomo costruisce intere città e infrastrutture come strade e ponti, ma spesso si dimentica di rispettare l’ambiente, che pure gioca un ruolo fondamentale per il benessere dell’umanità (se vogliamo guardarlo in maniera egoistica).
Ma la natura non resta a guardare facendosi da parte, perché quelle costruzioni semplicemente non le appartengono. Lei non si ferma e non dà l’impressione di arrendersi. Al contrario, persevera nella sua lenta e costante missione di mostrarci quanto fragili siano le nostre opere.
Vogliamo mostrarvi una galleria di immagini che ci ricordano che la forza di Madre Natura è instancabile, e che il mondo non ci appartiene. Date un’occhiata, ricordate che la classifica delle immagini più belle la decidete voi mettendo “mi piace” sotto le vostre preferite, e quando avete fatto non perdetevi la precedente serie su madre natura che si riprende i suoi spazi.
Mari e oceani sempre più sporchi e inquinati, aria surriscaldata, erosione del suolo ed estinzione di specie animali: qualcuno di voi si è mai chiesto cosa ne sarebbe della Terra se gli umani scomparissero improvvisamente? Le nostre città di cemento si sbriciolerebbero sotto l’azione delle radici degli alberi, dell’acqua e delle erbacce? Gli oceani si ripopolerebbero di pesci? Quanto tempo ci vorrebbe affinché qualsiasi traccia della nostra civiltà scomparisse del tutto?
Il dott. Philip Wheeler, ecologista e biologo della conservazione, ha immaginato cosa succederebbe se l’uomo scomparisse improvvisamente dalla faccia della Terra.
Una mattina, il pianeta si sveglia senza umani. In pochi giorni, la rete elettrica si interrompe a causa dell’esaurimento delle scorte di combustibile e dell’attivazione dei sistemi di sicurezza nelle centrali elettriche. Tempo una settimana, e le metropolitane che abbiamo costruito sotto le falde acquifere vengono allagate. I 47 milioni di litri d’acqua che venivano pompati fuori dalla metropolitana di Londra ogni giorno inondano ora i tunnel e le banchine.
Continuando l’esercizio del dott. Wheeler, gli edifici non sono più riscaldati o rinfrescati, la muffa ricopre le superfici umide di case e uffici e il ghiaccio fa scoppiare i tubi. In poche settimane, le piante iniziano ad impadronirsi degli edifici, mentre le specie animali entrano in competizione tra loro per conquistare lo spazio resosi disponibile, e non ci sono umani a fermarli.
Avanziamo velocemente nel tempo, e vediamo sfumati i confini tra città e campagna. Le finestre cadono dai telai marci e la fauna selvatica popola le città. I terreni agricoli vengono ricoperti prima da sterpaglie e poi da alberi. I metalli si corrodono. La plastica inizia a rompersi e a disperdersi. Restano le pentole in acciaio inossidabile, i top in granito e miliardi di pneumatici per auto.
Gli impianti nucleari si guastano a causa del degrado delle loro strutture. Alcuni esplodono, diffondendo radiazioni nell’ambiente circostante, provocando la morte di molti animali e mutazioni genetiche in altri, creando così nuove linee evolutive.
Nel frattempo, le piante più piccole stanno ostinatamente distruggendo anche le autostrade. Le zanzare si divertono moltissimo. Hanno perso il loro nemico, ma sono passati ad altri animali. E ora sono più impegnate a impollinare le piante, perché amano il nettare oltre che il sangue.
Gli animali in via di estinzione hanno ora la possibilità di riprodursi di nuovo. Gli animali africani potrebbero persino raggiungere l’Europa, attraversando il Canale di Suez. Enormi isole di plastica continuano a girare nei nostri oceani. Ogni pezzo di plastica viene sminuzzato fino a quando le microplastiche sono ovunque. Alcuni batteri possono evolversi per digerire la plastica, ma ci vorranno milioni di anni.
L’anidride carbonica nell’atmosfera viene assorbita dalla vegetazione che ricopre il terreno. Le temperature globali e il livello del mare iniziano a diminuire. Man mano che gli inquinanti chimici si degradano e sprofondano nel terreno, i fiumi diventano più puliti. Gli animali e le piante prosperano. La Terra potrebbe mai riprendersi se l’uomo scomparisse improvvisamente? Sarebbe un nuovo Eden? Forse. La Terra è un organismo che respira e che vive con noi da pochissimo tempo. L’ingegno umano ha portato cambiamenti straordinari nel mondo. Senza di noi, il pianeta sopravviverebbe, anzi, prospererebbe. Ma forse non potrebbe mai dimenticarci.
#1 Guardiola del castello abbandonato di Putzar, in Germania

#2 Ho trovato questo bellissimo albero che cresce all’interno di un silo abbandonato

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#3 Un vecchio tempio di Shiva saldamente abbracciato dal sacro albero della Bodhi in Bangladesh

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#4 Castello abbandonato in Irlanda

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#5 Questo villaggio di pescatori a Houtouwan, Cina, è stato abbandonato negli anni ’90. La natura se lo è ripreso

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#6 Albero cresciuto dall’interno di una ciminiera abbandonata

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#7 Ho trovato un albero che cresce attraverso un muro di pietra

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#8 Questo albero è cresciuto intorno alla ringhiera

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#9 Un albero che cresce attraverso una ringhiera

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#10 Albero che ha inglobato un cartello per gli escursionisti

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#11 Radici crescono secondo il disegno della pavimentazione

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#12 Agave cresce in una serra abbandonata

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#13 Questo albero è cresciuto dentro il segnale di stop

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#14 Diventare tutt’uno con la natura

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#15 Villa invasa dalla vegetazione in Germania

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#16 Binari ferroviari abbandonati

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#17 Un amico ha trovato questo durante un’escursione e l’ha pubblicato su FB. Presumo che il tessuto e l’imbottitura abbiano creato una superficie umida che ha fatto crescere il muschio

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#18 Binari ferroviari nella foresta (Taiwan)

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#19 Madre Natura vince sempre

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#20 Questa pianta è salita su una sedia per far tacere le mie campanelle

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#21 Relitto di una barca ripreso dalla natura e trasformato in un’isola

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#22 Albero cresciuto attraverso e intorno a una ruota di carro

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#23 Teschio di Neanderthal di 130.000 anni racchiuso nelle stalagmiti, rinvenuto nella grotta di Lamalunga

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#24 La natura vince ancora. Trovato durante un’escursione a Boothbay, nel Maine

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#25 La natura ha preso il sopravvento. 1965 e 2012

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#26 Una serra abbandonata

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#27 Erba vera che cresce attraverso erba finta

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#28 Questa pianta cerca da mesi di rubare la mia scopa di nascosto

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#29 Una barca invasa dalla vegetazione che abbiamo visto. Nature Ship “Ms Heimliche Liebe”

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#30 Muschio a Quinta Da Regaleira, Portogallo

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#31 Albero che ingoia un cartello di sconfinamento

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#32 Muschio che cresce nelle lettere di una lapide caduta

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#33 Un pianoforte lasciato alla natura

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#34 Montagne russe abbandonate riconsegnate alla natura

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#35 La MS World Discoverer era una nave da crociera tedesca. Urtò una scogliera non riportata nella mappe nel passaggio di Sandfly, Isole Salomone, 29 aprile 2000

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#36 Sinagoga abbandonata

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#37 Questo albero sta inglobando la sua panchina

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#38 Luogo abbandonato ripreso dalla natura

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#39 Felce cresce sotto un’apertura sul tetto

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#40 Questo cancello è rimasto aperto così a lungo che un cespuglio vi è cresciuto intorno

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#41 Auto radioattive del disastro di Fukushima vengono lentamente ingoiate dalla natura

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#42 Un albero che cresce in qualche modo su un ponte pedonale di Città del Messico

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#43 Carroarmato abbandonato

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#44 Casa abbandonata e riconquistata dal deserto in California

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#45 Ponte abbandonato in Nuova Zelanda

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#46 L’edera si impossessa di un’auto

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#47 Mentre mia sorella era in viaggio per lavoro, una pianta è cresciuta da fuori all’interno attraverso una finestra chiusa

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#48 Funghi che crescono dal sedile di uno scooter

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#49 Una ferrovia abbandonata nella foresta di Hemlock, Taiwan

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#50 Complesso residenziale a Keelung, Taiwan, lentamente invaso dagli alberi

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#51 Hotel nell’Europa meridionale

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#52 Cartiera abbandonata viene ripresa dalla natura

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#53 Questa coperta è rimasta qui da ottobre. Una specie di edera rampicante ha iniziato a crescere attraverso le strisce di colore

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