L’artista Lorenzo Quinn nel 2017 aveva riscosso consensi in tutto il mondo con la sua scultura Support, due mani enormi che fuoriuscivano dall’acqua per sorreggere un edificio nel Canal grande, simbolo della duplice natura dell’umanità, creativa ma anche distruttiva in termini ambientali.
Lo scultore torna a Venezia in occasione della Biennale 2019 con una monumentale scultura di 15 metri di altezza per 20 metri di lunghezza, chiamata Building Bridges. Attraverso i bacini dell’Arsenale Nord, sei coppie di mani si sfiorano, si afferrano in segno di pace e in un messaggio di unità.
“Ogni coppia di mani della scultura celebra uno dei sei valori umani universali: l’amicizia, per costruire insieme il futuro; saggezza, per prendere decisioni reciprocamente vantaggiose; aiuto, per cementare relazioni durature; fede, per confidare nel nostro cuore e nella nostra autostima; speranza, perseverare in sforzi degni di successo; amore, lo scopo fondamentale di tutto questo” così descrive la sua opera l’artista.
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