Miquela Sousa, 19 anni, è un’aspirante musicista. Ma intanto occupa il suo tempo postando su Instagram i suoi abiti preferiti, specialmente quelli di marchi famosi, proprio come fanno molte altre influencer. La giovane, che vive a Los Angeles, ha all’attivo un singolo di debutto, “Not Mine”, che nell’agosto del 2017 è stato il numero otto nella lista di Spotify Viral.
Miquela Sousa fa anche parte di Black Lives Matter, un movimento attivista internazionale, originario della comunità afro-americana, che si batte contro la violenza e il razzismo sistemico nei confronti delle persone di colore. Spesso si fa vedere con personaggi famosi. Miquela Sousa è seguita da oltre 500mila followers e le sue foto hanno una media di 50mila like. Miquela Sousa però non esiste, o meglio a non esistere è la sua parte in carne ed ossa. La ragazza infatti è un avatar virtuale generato dal computer.
Mentre non è chiaro chi ci sia dietro la creazione di questo personaggio, il suo successo è indiscutibile. La “ragazza” ha anche rilasciato recentemente un’intervista a Business of Fashion in cui dichiara di voler essere descritta per quello di cui si occupa, piuttosto di chi sia. Anche se i personaggi virtuali non sono propriamente una novità, basti pensare a Damon Albarn e Jamie Hewlett, la band dei Gorillaz, è interessante osservare come questi umanoidi virtuali riscuotano un grande successo sui social media, offuscando ulteriormente il confine, in alcuni casi già piuttosto confuso, tra finzione e realtà.
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