Sembra che un fan di Trump abbia voluto esprimere la sua ammirazione verso il presidente uscente degli Stati Uniti in una maniera tanto originale quanto crudele: incidendo la parola “TRUMP” sulla schiena di un lamantino.
Il povero animale, come è stato riportato dai media, è stato trovato mentre nuotava in Florida, nelle acque del fiume Homosassa. È stata avviata un’indagine dei federali e viene offerta una ricompensa di 5.000 dollari a chiunque fornirà informazioni utili a individuare il responsabile dell’azione.
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A trovare il lamantino è stata Hailey Warrington, che stava portando alcune persone a fare un giro insieme ai lamantini.
Immagine: Hailey Warrington
Warrington ha raccontato di essere stata “disgustata” e “scioccata” nel vedere l’incisione, specialmente su un animale così dolce e gentile. La donna ha immediatamente contattato le autorità sia a livello statale che federale, affinché potessero trovare il responsabile.
Immagine: Hailey Warrington
Fortunatamente, i graffi erano principalmente nelle alghe che si trovano sulla schiena del lamantino, quindi l’animale non è stato gravemente ferito. Una sorte molto peggiore era spettata a dei delfini uccisi dai pescatori in Francia, sui quali erano stati incisi messaggi intimidatori.
Secondo la legge statunitense, chiunque sia ritenuto colpevole di molestie o maltrattamenti ai lamantini rischia fino a un anno di prigione e una multa di 50.000 dollari.
Immagine: Hailey WarringtonJaclyn Lopez, direttrice del Center for Biological Diversity, ha detto che l’autore è capace di “grave violenza”. “È straziante che questo lamantino sia stato sottoposto a questo atto vile e criminale. È chiaro che chiunque abbia fatto del male a questo gigante indifeso e gentile è in grado di compiere grave violenza e deve essere arrestato immediatamente”, ha dichiarato Lopez.
Immagine: Hailey Warrington
Attualmente ci sono circa 6.300 lamantini in Florida, secondo l’US Fish and Wildlife Service, un numero che è sceso a causa della perdita dell’habitat e delle collisioni con le imbarcazioni. Inoltre, questi animali sono stati anche oggetto di attacchi da parte dell’uomo mentre nuotavano nelle acque poco profonde di fiumi e canali.
Immagine: Pixabay
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