Quando l’arte unisce. Lo street artist Pat Perry, ha realizzato opere di street art in diverse parti del mondo, ponendo una particolare attenzione a persone emarginate e luoghi dimenticati. Il suo ultimo progetto lo ha portato in due luoghi molto lontani tra loro ma comunicanti.
Perry, in collaborazione con aptART e la Good Works Foundation, ha dipinto due murali, uno nel Maine e uno in Iraq, insieme a due classi di quinta elementare, situate ad oltre 9.091 km di di distanza tra loro. I bambini di Biddeford e Slemani si sono conosciuti scambiandosi video e opere d’arte ed hanno aiutato Perry a dipingere i propri messaggi sui murales.
Il progetto risultante si chiama Opening Lines e vede raffigurati due bambini con in mano la cornetta rossa di un telefono. Lo spettatore vedendo i due bambini di spalle non sa chi stia parlando o ascoltando, può però immaginare che tra di loro ci sia una comunicazione; secondo Samantha Robison di aptART non importa che i messaggi dipinti siano in inglese ed arabo, la cosa fondamentale è creare una piattaforma per far parlare e comunicare le persone, perché è grazie alla comunicazione e alla conoscenza individuale che possiamo abbattere il pericolo dello stereotipo. “Oggi gli esseri umani sono più connessi a livello globale che in qualsiasi altro momento della storia. Le idee e i disegni dei bambini mostrano come le loro somiglianze superino di gran lunga le loro differenze”, scrive l’artista su Instagram.
Altre info: Pat Perry | Instagram
Uno sguardo al dietro le quinte di Opening Lines:
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