Pannelli di arte astratta per arredare e personalizzare la casa

Tutto nasce dall’esigenza di usare mani, colori, matite e materiali vari per esprimere e ”tirare fuori” ciò che si ha dentro. E’ qualcosa che non riesco a spiegare, ma vedere l’idea che ho in testa prendere forma dalle mie mani, mi fa sentire nella “mia” dimensione naturale.

Non mi sono resa conto subito di questa realtà. Ho iniziato il mio percorso artistico con un lavoro che mi imponeva di usare colori e pennelli. Questa è stata una grande scuola, ma per arrivare a scoprire che la manualità era la via per raggiungere il mio benessere ci sono voluti quasi vent’anni.

Da qui ho iniziato a dipingere quello che volevo: paesaggi, ritratti, nature morte, ma il passaggio a qualcosa di più articolato, come le tele materiche ed astratte, è avvenuto con l’esigenza di collocare ciò che producevo sui muri di casa, non solo la mia.
Secondo il mio gusto in un ambiente moderno o minimalista il paesaggio ben fatto e tradizionale ci sta come “i cavoli a merenda”. Così l’esigenza di arredare e dare dei tocchi di colore alle pareti della mia casa, mi ha spronato a ricercare ed inventare qualcosa che non “cozzasse” con il resto della ambiente.

Sulla tela si può fare di tutto: applicare, strappare, dipingere e poi raschiare… ho scoperto, insomma, che con i vari materiali ci si può veramente sbizzarrire . Sono nati così i pannelli decorativi per la casa che riprendono temi e motivi già presenti nell’ambiente stesso.
Ad esempio: se in salotto c’è un divano grigio con cuscini verdi a pois o cerchi, ecco il pannello appeso alla parete con le tonalità dei verdi e dei grandi cerchi realizzati con l’applicazione dello spago.
Oppure se l’arredamento è molto essenziale, con colori neutri o addirittura bianco, si può aggiungere un tocco di colore alle pareti utilizzando tinte vivaci, abbinate a colori neutri, ma resi materici grazie all’utilizzo di materiali che danno rilievo: io li chiamo “colori da toccare”.
Le esigenze possono essere molteplici, ma con la fantasia si possono trasformare gli ambienti rendendoli personalizzati, originali e non banali. La casa dove si vive e si condivide può diventare, davvero, la “mia” casa.

Questo è il percorso che ho effettuato, spinta da una gran voglia di manualità, ma so che questa spinta è nutrita e stimolata da ciò che mi circonda: ambiente, esperienze, persone. Ecco perché è doveroso che ringrazi tutti coloro che, anche involontariamente, mi hanno spinta, convinta ed aiutata a percorrere questa strada.

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