Molti di voi si saranno sentire dire, almeno una volta: “Ho visto una persona che somigliava proprio a te!”. E non è raro che si scambi qualcuno visto in strada per un conoscente, e che magari gli si dia anche un colpetto sulla spalla accompagnato da un “Ciao!”. In realtà, pare che ognuno di noi abbia almeno un sosia da qualche parte nel mondo.
A volte, non è nemmeno necessario imbatterci in una persona dal vivo per riconoscere un sosia, o doppelganger. Può infatti trattarsi di un attore, di una persona vista su una rivista, di un cartone animato o persino di un cartello. E più sotto scoprirete che tutto ciò può capitare anche agli animali!
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Che lo vogliamo o no, tutti noi tendiamo a ricondurre inconsciamente tutto ciò che vediamo per la prima volta a qualcosa di familiare, specialmente quando si tratta di volti di persone. Siamo continuamente portati a paragonare bocca, occhi e naso a quelli di qualcuno che conosciamo, senza nemmeno accorgerci che lo stiamo facendo.
Ma cosa succede quando il nostro cervello riconosce qualcuno? In sostanza, ogni aspetto del viso di una persona diventa un codice. Questo sistema di riconoscimento facciale sembrerebbe un modo efficiente per distinguere un essere umano da un altro, vero? Ma c’è un piccolo problema tecnico.
Ad esempio, potresti leggere la faccia di qualcuno nell’ordine: occhi, bocca, naso. La dimensione e la posizione degli occhi determinano il modo in cui vedi il resto del viso. Un’altra persona potrebbe leggere queste caratteristiche nell’ordine: naso, bocca, occhi. Il cervello riceve gli stessi segnali, ma l’ordine pone questa volta l’accento sul naso e determina la percezione del resto del viso. In questo modo, ci vediamo tutti in modo diverso.
In un recente studio condotto da Michael Sheehan, assistente professore di neurobiologia alla Cornell University specializzato in ecologia comportamentale, si è scoperto che gli esseri umani si sono evoluti per essere fisionomicamente diversi l’uno dall’altro perché i nostri occhi svolgono un ruolo fondamentale nelle interazioni sociali. La maggior parte delle specie animali usa l’olfatto o il suono per identificarsi, ma gli esseri umani si affidano principalmente alla vista per differenziare gli individui. Lo studio rileva che gli esseri umani sono straordinariamente bravi a riconoscere i volti e che esiste una parte del cervello specializzata per questo.
#1 Ho trovato mia moglie in un museo di Chicago

#2 Sono tornato

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#3 Un’anatra che passa davanti al cartello che la ritrae

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#4 Sogni d’oro

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#5 Lo abbiamo adottato a 2 anni e ci siamo sempre chiesti che aspetto avesse da gattino. Ora lo sappiamo

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#6 Sosia

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#7 Somiglianza notevole

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#8 Autobiografia

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#9 Allineamento perfetto

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#10 Il mio gatto sembra proprio quello sulla sua confezione del cibo

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#11 Io e mia moglie sembriamo Seth Rogan e James Franco

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#12 Una farfalla gigante

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#13 Mi sono ritrovata in un museo di Berlino

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#14 Un uomo egiziano moderno che si fa un selfie con un ritratto di un uomo egiziano di 2000 anni fa

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#15 Orso in zona

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#16 Non molto somigliante, ma…

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#17 Riflesso

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#18 “Questa lettiera è stata fatta per me”

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#19 Io in posa davanti a un arcobaleno in Scozia ignaro del mio sosia cespuglio

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#20 Il mio nuovo gatto adottato

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#21 Ho trovato la mia doppelgänger in un centro di antiquariato

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#22 È lui o non è lui?

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#23 In effetti mi sembrava che quel quadro mi fosse familiare

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#24 Il mio amico somiglia alla riproduzione di un quadro in un bar

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#25 Almeno il “grazioso gattino” sorride più del suo dipinto

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#26 Cannibalismo?

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#27 Una foto di me alla stazione della metropolitana di Seattle

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#28 Somiglianze

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#29 Vincent Van Gogh o Mitchell Pritchett?

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#30 Farfalla allo zoo di Londra

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#31 Ho sentito dire che ha cambiato vita

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#32 Un selfie dal dottore

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#33 Un po’ più vecchio, un po’ più saggio

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#34 Oggi ho conosciuto il mio gemello

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#35 Ho trovato un tizio in un’immagine che mi somigliava

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#36 Notevole somiglianza

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#37 Le persone dei meme

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#38 Ci siamo imbattuti in un murale a Berlino

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#39 Gli chiedo l’autografo?

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#40 Quando hanno detto che avrei pubblicizzato la nostra università, non era quello che avevo in mente

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#41 Il mio amico potrebbe essere un ragazzino egiziano di duemila anni

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#42 Scoperto

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