Non c’è niente di più gratificante per un genitore che vedere la propria figlia o il proprio figlio raggiungere importanti obiettivi nella sua vita. Tipicamente, uno di questi obiettivi è la laurea. Quando la figlia di Jay Handlin si è laureata al college, non poteva essere più felice e orgoglioso perché tutti quegli anni passati a frequentare corsi e mantenere buoni voti non sono una passeggiata per nessuno. Tanto meno per Rachel, la figlia di Jay, che è affetta da sindrome di Down.
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Rachel si è laureata a 24 anni in Belle Arti presso il California Institute of Arts, una laurea dalla quale qualsiasi aspirante grafico, illustratore, fotografo o visual artist in generale può trarre vantaggio per la propria carriera.
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La società non rende la vita facile alle persone affette da condizioni genetiche, come la sindrome di Down, o da neurodiversità. In contesti del genere, riuscire a conseguire dei risultati accademici sembra quasi impossibile per le persone che sono nate un po’ diverse da noi.
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Quando è arrivato il grande giorno e Rachel ha conseguito la sua laurea, il papà Jay ha voluto raccontarlo con un post su Twitter. L’uomo sa bene che le persone affette da sindrome di Down vengono discriminate e messe in dubbio, devono superare molti più ostacoli e pregiudizi delle persone “normali” e spesso viene loro negato il successo. Per questo, Jay ha voluto gridare al mondo la notizia della laurea di sua figlia, la quale è riuscita a superare ostacoli che nessuno di noi ha dovuto mai affrontare.
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L’orgoglio e l’amore di Jay per la figlia ha attirato l’attenzione non solo di molti utenti dei social media, ma anche della stampa. La rivista Pople è stata tra quelle che ha voluto raccontare la storia di Rachel. Una storia che vuole andare contro i pregiudizi e la stigmatizzazione di cui sono vittime le persone affette da sindrome di Down.
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Nella sua intervista a People, Jay Handlin racconta: “Si tratta di un calcolo molto approssimativo, ma tra tutte le persone con sindrome di Down nel mondo, quelle che hanno conseguito una laurea sono circa una su un milione. Le persone che ci riescono non sono migliori delle altre, le loro famiglie si sono semplicemente rifiutate di lasciare che il futuro dei loro figli venisse negato, hanno combattuto contro gli ostacoli, i pregiudizi, le basse aspettative e il sistema, e in qualche modo sono riusciti a vincere”.
Immagine: jayhandlinRachel ha mostrato amore per l’arte sin da giovane età, e i suoi genitori hanno fatto di tutto per alimentare questa sua passione. “La prima volta che l’abbiamo portata al Musée d’Orsay, Laura portava Rachel quando siamo entrati nella galleria di Van Gogh, ed è stato come se una carica elettrica avesse attraversato il corpo di Rachel. Ha avuto una reazione fisica istantanea, forte e positiva all’arte”, ha raccontato Jay.
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“Rachel era al mio primo corso di illuminazione che ho insegnato al California Institute of the Arts, sono molto felice di essere stato lì per far parte del suo percorso”
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Rachel è stata fonte di ispirazione per tutte le famiglie di ragazzi con sindrome di Down, e le risposte al tweet di Jay lo dimostrano.
“Questa è mia figlia di 4 anni, Isabelle. Anche lei ha la sindrome di Down. Congratulazioni a tua figlia e grazie ad entrambi per aver aperto la strada in modo che mia figlia possa avere lo stesso futuro”
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“Congratulazioni, Rachel, e grazie per aver condiviso questo, Jay! Che ispirazione, la prova che i nostri ragazzi hanno COSÌ TANTO da offrire a questo mondo. Sono così felice per entrambi 💙💛 (foto spudorata del mio bel ragazzo al liceo 😉)”
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“Congratulazioni alla tua brillante figlia! Spero che la mia bambina, che ha anche lei quel cromosoma in più, avrà tanto successo”
Immagine: theirishfor
“Congratulazioni a Rachel e alla tua famiglia. Anch’io ho una Rachel”
Immagine: Sassysutherngal
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