Il sarcofago che contiene il corpo del re Tutankhamon non aveva mai lasciato la sua tomba da 3.300 anni, cioè dal giorno in cui il suo corpo fu deposto lì per la prima volta. Anche dopo che l’archeologo britannico Howard Carter scoprì la tomba nel 1922, il sarcofago in legno e oro rimase sempre nella Valle dei Re. Fino ad ora.
All’inizio di quest’anno, il Getty Conservation Institute e il Ministero delle Antichità egiziano hanno completato un restauro della tomba di Tutankhamon durato quasi 10 anni. Ora restaureranno anche il suo sarcofago d’oro, rimuovendolo dal suo luogo di riposo e consentendo agli esperti di migliorarne lo stato di conservazione e l’aspetto.
Per la prima volta dopo 3.300 anni, il sarcofago di Tutankhamon ha lasciato la sua tomba
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Immagine: Ministero delle Antichità Egizie
L’ambizioso progetto è in gran parte motivato dall’imminente apertura del Grande Museo Egizio alla fine del 2020, che sovrasterà le Piramidi di Giza. Oltre alle tre bare (una dentro l’altra) che contengono il corpo di Tutankhamon, la mostra darà la possibilità di ammirare le numerose reliquie trovate nella sua tomba. La bara più interna è realizzata in oro massiccio, mentre la bara centrale è costruita in legno dorato e vetro multicolore.
Sta attraversando un processo di restauro che migliorerà il suo stato di conservazione
Immagine: EPALa scoperta di Carter della tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re fu la prima volta in cui un sepolcro reale dell’antico Egitto è stato trovato così straordinariamente intatto.
Dopo la scoperta, due bare, quelle interne, furono trasportate al Museo Egizio del Cairo, mentre il sarcofago esterno fu lasciato nella tomba del re. Solo lo scorso Luglio, 97 anni dopo, il sarcofago è stata rimosso, con l’adozione di eccezionali misure di sicurezza, per essere fumigato per un’intera settimana e liberarlo dai batteri.
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Grazie all’attento e accurato restauro tutt’ora in corso, gli esperti hanno la rara opportunità di esaminare da vicino il sarcofago e mostrare queste straordinarie immagini.
Immagine: EPADopo aver valutato i danni subiti dal sarcofago, il ministro delle Antichità Khaled el-Enany ha dichiarato che ci vorranno almeno otto mesi per restaurarla. Eissa Zeidan, direttore generale per la conservazione e il trasporto di manufatti, ha affermato che la bara è danneggiata per circa il 30% a causa del calore e dell’umidità all’interno della tomba.
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“La bara è in pessime condizioni, molto deteriorata”, ha detto Zeidan. “Abbiamo trovato molte crepe, abbiamo trovato molte parti mancanti, strati mancanti”.
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I restauratori hanno lavorato anche su numerosi oggetti trovati nella tomba di Re Tutankhamon, tutti in mostra al Grand Egyptian Museum. Con i suoi 7.000 metri quadrati, sarà il più grande museo al mondo dedicato esclusivamente a una civiltà.
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L’intera tomba di Tutankhamon è stata oggetto di un’opera di restauro e conservazione da parte del Getty Conservation Institute e del Ministero delle Antichità egiziano, conclusasi lo scorso Febbraio.
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L’opera includeva anche l’installazione di un sistema di filtrazione dell’aria per regolare i livelli di umidità, anidride carbonica e di polvere all’interno. Sono state aggiunte anche un’illuminazione apposita e un nuovo ballatoio da cui i turisti possono ammirare il sarcofago.
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Quando i lavori di restauro sul sarcofago del faraone si concluderanno e il Grand Egyptian Museum aprirà i battenti, sarà la prima volta nella storia che le tre bare del Re Tutankhamon saranno esposte insieme.
Ricostruzione facciale di Tutankhamon
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