Queste biciclette disegnate dall’artista bolognese Gianluca Gimini possono sembrare eleganti e funzionali ma, a guardarle bene, la maggior parte di esse hanno diversi difetti grossolani, come parti mancanti o proporzioni sbagliate. Questo perché sono basati su schizzi fatti da passanti.
Per oltre sei anni, Gemini ha chiesto ad estranei di disegnare una bicicletta sul posto, a memoria. L’età dei partecipanti andava dai 3 agli 88 anni, e la loro nazionalità comprendeva sette paesi. Ha intrapreso il suo progetto come un informale esperimento psicologico, alla ricerca di intuizioni sul comportamento umano osservando i dati raccolti. Ad esempio, molti partecipanti confondono il posizionamento della catena, anche se il 90% di questi errori sono attribuiti alle donne. Gli uomini, invece, sono molto più inclini a complicare in maniera eccessiva le strutture dei telai. Il risultato è la serie Velocipedia, di cui vi mostriamo alcune immagini.
Altre info su Gianluca Gimini | Facebook | Behance
Cominciamo con l’osservare l’aspetto di una comune bicicletta:
Questo invece è quello che alcuni partecipanti hanno disegnato, seguito dai rendering di Gianluca Gimini
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