Se pensate che queste statue siano spaventose è perché ancora non conoscete la loro storia, che è l’unica che si può considerare davvero tale.
Marie Uchytilova-Kucova è stata un’artista ceca nata nel 1924. La scultrice ha dedicato gli ultimi anni della sua vita ad un progetto commemorativo: 82 statue di bronzo raffiguranti dei bambini. Questi bambini, 42 femmine e 40 maschi per l’esattezza, hanno una storia davvero triste da raccontare.
Il 10 giugno del 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti uccisero tutti i 173 uomini adulti nel villaggio di Lidice. Donne e bambini furono portati via. I bambini furono in un primo momento scaricati in una fabbrica inutilizzata a Lodz, in Polonia. Alcuni di loro furono scelti per la germanizzazione e ben 82 bambini furono portati al campo di sterminio di Chelmno per essere gasati. L’artista rimase profondamente colpita dalla storia e nel 1969 decise di commemorare le vittime creando un monumento in bronzo per tutte quelle giovani vite perse.
Nel vecchio villaggio di Lidice potrete trovare 82 bambini in bronzo
Ma anche la storia di queste statue non è stata semplice. Mentre l’artista stava creando le statue a grandezza naturale furono in molti ad essere interessati al suo progetto e a volere contribuire economicamente, ma quando Marie finì le sculture in gesso, nel marzo del 1989, questi soldi erano spariti. L’artista così, utilizzando i suoi risparmi, riuscì a completare solo tre statue in bronzo. Lo stesso anno inaspettatamente morì e fu suo marito, J.V. Hampl, a portare avanti il progetto. Dal 2000 gli 82 bambini di bronzo sono stati restituiti al loro villaggio, dove resteranno per sempre.
Ognuno di loro fu ucciso dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale
Il loro villaggio fu completamente distrutto
Tutti gli uomini del villaggio furono giustiziati, mentre le donne furono portate nei campi di concentramento
I bambini furono portati al campo di sterminio di Chelmno per essere gasati
Il memoriale è stato creato da una scultrice ceca, Marie Uchytilova
Oggi i bambini sono tornati nel loro villaggio, dove resteranno per sempre
Segui Keblog su Google News!
lavoro eccezionale ,trasmette tutta la drammaticita e sofferenza che hanno subito questi ragazzi.