Attraverso le sue sculture Bruno Catalano raffigura un popolo nomade, alla ricerca di un luogo ed un domani migliore. I Voyageurs, così si chiamano i suoi viaggiatori in bronzo, dagli inizi della sua carriera sono diventati centinaia.
Sculture figurative di uomini, catturati, come in una fotografia, mentre camminano verso una terra sconosciuta. Uomini a cui manca quasi completamente il torso in opere che sfidano le vecchie convenzioni classiche della scultura.
Posti in luoghi di transito come porti, piazze ed aeroporti, i viaggiatori sono figure deframmentate, svuotate della propria identità, alla ricerca della salvezza o che vanno incontro alla propria rovina, uomini “aperti” al mondo, con solo una valigia piena di sogni e ricordi.
Bruno Catalano nasce in Marocco nel 1960 da una famiglia franco-italiana. In seguito si trasferisce in Francia dove la sua carriera di scultore ha inizio nel 1990, prima sperimentando con l’argilla e passando al bronzo in seguito.
Altre info: Bruno Catalano | Facebook
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