“Una scultura cinetica è un’intersezione tra ispirazione artistica e complessità meccanica”. A parlare è lo scultore Anthony Howe. Nato a Salt Lake City, nello Utah, Anthony ha effettuato studi di scultura e pittura; i suoi primi lavori lo vedono cimentarsi con gli acquerelli. Ma è la scoperta del metallo a dare una svolta alla sua carriera. Un lavoro di esplorazione, combinato con il suo interesse per il vento ed il movimento, che lo porta alla realizzazione di sculture cinetiche. “La realizzazione di ognuno dei miei pezzi si basa sull’espressione creativa, sulla lavorazione dei metalli, e su un lento processo di progettazione”. Dietro lo spettacolo visivo di queste opere c’è una lunga e meticolosa lavorazione, perché, come ci dice l’autore stesso: “Queste opere devono resistere a venti di 145 km/h e devono farlo per centinaia di anni”.
Altre info: Anthony Howe
Face
100 pannelli di rame che si muovono con il vento.
Kweebe
Settantacinque ali di metallo collegate a rotazione su tre assi, in una scultura di 4,8 metri x 3.
Octo 3
Una scultura alta 7,6 metri con sedici ali collegate che ruotano all’unisono attorno ad un asse circolare.
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