I selfie sono un segno dei tempi, onnipresenti nei social media, ma la ricerca del selfie più spettacolare e da brivido può mettere in pericolo la vita di chi li scatta e delle persone che li circondano. Nonostante i rischi, persone in tutto il mondo sembrano intenzionate a scattare selfie estremi come quelli che vi mostreremo qui sotto.
La ricerca della migliore foto sui social media può spingere le persone a fare follie. Un nuovo studio ha esaminato fino a dove sono disposti a spingersi quelli che cercano il selfie più spettacolare. Un team di ricercatori dell’All India Institute of Medical Sciences ha monitorato le notizie dei media per un periodo di sei anni, tra ottobre 2011 e novembre 2017, e ha scoperto che 259 persone in tutto il mondo sono morte mentre si facevano un selfie. Questo bilancio non include nemmeno quelle morti che non sono arrivate agli “onori della cronaca”.
Il rapporto definisce le morti selfie, o “selficidi”, come “qualsiasi morte accidentale che si verifica mentre si scatta un autoritratto fotografico, o selfie”. I risultati dello studio rivelano un sorprendente trend di crescita. Il 2011 ha visto tre morti legate ai selfie e due nel 2013, ma con la crescita in popolarità dei siti di social media come Instagram e Snapchat sono cresciute anche le morti per selfie. 98 persone nel 2016 e 93 nel 2017 sono morte per “selficidio”.
Sandra Manuela Da Costa Maceido, portoghese di 44 anni e madre di due figli, cade da un balcone al 27° piano mentre si scatta dei selfie
Wu Yongning, 26 anni, è morto nel novembre 2017 dopo essere caduto da un edificio di 62 piani nella città di Changsha, in Cina
Yongning era noto per pubblicare video di se stesso in cima a grattacieli senza nessuna attrezzatura di sicurezza.
Meenakshi Moorthy e suo marito Vishnu Viswanath sono morti nel Parco Nazionale di Yosemitementre, in California, mentre scattavano dei selfie estremi sull’orlo di un dirupo alto 250 metri.
I corpi di Meenakshi Moorthy, 30 anni, e suo marito, Vishnu Viswanath, 29 anni, sono stati trovati a 250 metri sotto il Taft Point nel Parco Nazionale di Yosemite. Il fratello di Viswanath ha riferito che i due sono morti mentre tentavano di farsi un selfie in quel punto. Moorthy si definiva una “drogata di adrenalina” e Viswanath scattava foto di sua moglie in punti panoramici (e pericolosi) mentre viaggiavano per il mondo in cerca di avventure. In un post Moorthy aveva scritto. “La nostra vita vale una foto?”
Un selfie scattato pochi attimi prima che l’uomo nella foto morisse
Ramon Gonzalez, noto come Jadiel nel mondo del reggaeton, ha scattato questo selfie sulla sua moto poco prima di morire per un incidente, 2014
Il fotografo David Fleetham scatta un selfie estremo con un grande squalo bianco il 1 settembre 2015 vicino a Guadalupe Island, in Messico
Il più alto numero di decessi correlati al selfie nel periodo di sei anni si è verificato in India. Il paese ha raccolto quasi il 50% di tutti i decessi. La Russia, gli Stati Uniti e il Pakistan si trovano tra i primi quattro posti e lo studio mostra come la maggior parte delle morti abbia colto persone di età inferiore ai 30 anni.
Victor Thomas, 25 anni, guardando dall’alto dei grattacieli di Manhattan
vic.invades“Rubo panorami ai ricchi e li do alle persone meno fortunate”, ha detto Thomas a CBS News, paragonandosi a Robin Hood. “Parlando delle persone che non hanno abbastanza soldi per godersi le vedute degli attici di Mathattan”.
Una donna si arrampica sulle spalle di un’altra persona mentre si trova sul bordo di una canna fumaria per scattare un selfie estremo
“I giovani e i turisti vengono spesso colpiti dal desiderio di essere “cool”, postando foto sui social media e ricevendo ricompense in forme di like e commenti”, hanno spiegato i ricercatori. “I selfie in sé non sono dannosi, ma il comportamento umano che accompagna i selfie è pericoloso”.
Turista si avvicina alla lava fusa per fare un selfie nel cratere del vulcano Erta Ale in Etiopia il 27 febbraio 2016
Il 72,5% delle morti per selfie ha colpito uomini. Sebbene le donne scattino più selfie, lo studio sostiene che gli uomini sono più propensi a mettere a rischio la propria incolumità mentre tentano di scattare le foto.
Il subacqueo e fotografo Aaron Gekoski posa con gli squali
La causa principale delle morti legate ai selfie è l’annegamento, che rappresenta 70 dei 259 decessi. Secondo il rapporto, i selficidi per annegamento hanno visto persone spazzate via dalle onde su una spiaggia, mentre scattavano selfie a terra non sapendo nuotare, uccise dal capovolgimento di imbarcazioni, e ignorare gli avvertimenti sulla sicurezza in acqua.
Ervin Punkar è disposto a raggiungere grandi altezze per un selfie estremo. Qui, si erge sulla cima del grattacielo più alto di Tallinn, in Estonia, all’alba
Cinzia Bismarck Osele, subacquea e fotografa, qui circondata da meduse, 10 maggio 2017, Ras Umm Sid, in Egitto
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