Questa tragica fase di transizione in Afghanistan, dove i Talebani hanno conquistato il potere, rappresenta un momento di forte insicurezza e paura. Agli occhi di osservatori esterni come noi, sembra che le donne e i loro diritti siano le prime vittime di questa transizione, e nessuno meglio di un’artista donna afgana può raccontare questo dramma. Si tratta di Shamsia Hassani.
Immagine: Shamsia Hassani
Negli ultimi anni, Shamsia Hassani ha raggiunto un certo livello di successo internazionale. Come prima street artist donna dell’Afghanistan, nota per essere coraggioso veicolo delle voci delle donne del paese, ha già realizzato murales in numerosi paesi nordamericani, europei e asiatici.
Quando i talebani hanno preso il potere, conquistando una provincia afgana dopo l’altra e infine Kabul, la presenza di Hassani sui social media ha avuto una risonanza ancora maggiore. Vogliamo mostrarvi una serie di opere di questa coraggiosa artista, ammiratele qui sotto.
Altre info: shamsiahassani.net | Instagram
Shamsia Hassani, classe 1988, ritrae le donne afgane in una società dominata dall’uomo. “La sua arte dà alle donne afghane un volto diverso, un volto che ha potere, ambizioni e volontà di raggiungere degli obiettivi. Il personaggio femminile utilizzato nelle sue opere è un essere umano orgoglioso, rumoroso e in grado di portare cambiamenti positivi alla vita delle persone”, si legge sul sito web dell’artista.
Le sue opere hanno ispirato migliaia di donne in tutto il mondo e dato una nuova speranza alle artiste afgane nel paese.
L’artista, che ha insegnato all’Università di Kabul, ha iniziato a fare arte come tutti, cioè quando aveva 3-4 anni o anche prima. È nata in Iran, non il suo paese. Da afghana, ha dovuto subire molte limitazioni. Ad esempio, non poteva studiare al dipartimento d’arte, solo a causa della sua nazionalità. Così, quando è tornata in Afghanistan con la sua famiglia nel 2006, ha iniziato a studiare alla facoltà di belle arti dell’università di Kabul e ad essere interessata all’arte contemporanea.
Shamsia Hassani, il cui nome significa “Sole”, ha iniziato a fare street art nel 2010, in un laboratorio organizzato con Combat Communications, in occasione dell’arrivo dal Regno Unito di uno street artist di nome CHU, che ha insegnato questa forma d’arte. Dopo quel workshop, tutti gli artisti partecipanti hanno lasciato stare la street art, tutti tranne Hassani. L’artista aveva intuito la potenzialità della street art, per portare l’arte alle persone che non possono visitare musei o gallerie, come succede in Afghanistan.
Poter creare le sue opere negli spazi esterni vuol dire, per Hassani, esporle per molto tempo alle persone, che possono così memorizzare le opere d’arte e includerle nella loro vita quotidiana. Shamsia Hassani afferma che molte persone tendono a dimenticare il dramma vissuto dalle donne in Afghanistan, ecco perché usa i dipinti murali, per ricordarlo a tutti.
Immagine: Shamsia Hassani
Ma creare dipinti murali in Afghanistan non è facile, ancor meno per una donna.
La difficoltà maggiore che Hassani ha dovuto affrontare nel suo lavoro è culturale, e proveniva dai suoi stessi concittadini. Dipingere immagini sugli edifici con le bombolette, soprattutto se si è una donna, non è ancora ben visto da tutti, e ad Hassani succedeva anche di venire insultata o accusata di peccato dagli abitanti, mentre creava le sue opere. Dopo 15 minuti circa dall’inizio di un’opera in un luogo pubblico, iniziava a non sentirsi più al sicuro, ed era costretta ad andarsene. Per questo, spesso le sue opere sono molto semplici oppure incompiute.
Un altro problema per Hassani era trovare delle pareti su cui dipingere, perché nessuno voleva una cosa del genere sulla propria casa. Gli abitanti accettavano solo se si trattava di qualcosa di loro gradimento.
Per le sue opere, Hassani usa le bombolette spray, ma a volta utilizza anche dei pennelli con vernice acrilica per i dettagli, perché è difficile trovare bombolette di qualità dove vive.
Nonostante 20 anni di guerra e tensioni nel paese, la caduta dei Talebani nel 2001 aveva visto la condizione delle donne del paese nettamente migliorata. Dopo lenti ma costanti progressi, le donne potevano finalmente studiare e lavorare. Ora, con il ritorno dei Talebani, si sta assistendo ad una regressione e le libertà conquistate dalle donne afgane sono ora in pericolo. In tutto ciò, Shamsia Hassani è fortunatamente al sicuro, ma ha dovuto, con immensa tristezza, lasciare il suo paese.
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