La silvicincia dai sopraccigli è un minuscolo arcobaleno volante, dotato di colori così unici che la rendono uno degli uccelli più belli del pianeta. L’uccellino vive in Himalaya, a Tian Shan e nella Cina centrale, e il suo habitat naturale sono le foreste boreali. Sono uccelli piuttosto piccoli, pesano circa 6-8 g e sono lunghi 8,5-10 cm. I maschi hanno colori più accesi, e entrambi i sessi hanno una corona marrone chiaro e “sopracciglia” bianche. Diamo un’occhiata più da vicino alla silvicincia dai sopraccigli, e osserviamone la bellezza!
Immagine: Wikipedia
La silvicincia dai sopraccigli ama vivere sugli arbusti montuosi tra i 2.000 e i 5.000 m di altezza, ma durante l’inverno tende a scendere a quote più basse. Vive generalmente in coppia durante la stagione riproduttiva, ma si radunano in gruppi di 25 o più individui alla fine della stagione.
Immagine: Tim Melling
La silvicincia dai sopraccigli inizia a riprodursi prima di qualsiasi altro uccello canoro locale, generalmente all’inizio di aprile e proseguendo a luglio. Le coppie sono monogame, maschi e femmine si dividono i compiti relativi alla nidificazione. I nidi sono a forma di cupola e collocati in arbusti a circa 1 metro dal suolo.
Sono stati rilevati alcuni comportamenti insoliti della silvicincia dai sopraccigli, come due femmine che frequentano un singolo nido, il che significa che la specie può praticare l’allevamento cooperativo. A volte, può succedere che una femmina deponga l’intera covata nel nido di un’altra coppia, e non come forma di parassitismo. La nidificazione cooperativa resta comunque un evento raro, e si verifica in meno dell’1% dei nidi.
Immagine: Imran Shah
La dieta della silvicincia dai sopraccigli consiste principalmente in piccoli insetti e ragni, che vengono catturati soprattutto a terra ma anche per via aerea. La sua dieta è integrata da una piccola quantità di semi e bacche nei mesi più freddi.
Immagine: Joelle Finley
La silvicincia dai sopraccigli non cade facilmente vittima dei predatori. Ciò può essere dovuto ai loro nidi ben mimetizzati o semplicemente alla mancanza di predatori locali.
Immagine: Imran Shah
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