Vedendo questa foto nessuno immaginerebbe la storia incredibile e drammatica della bambina ritratta. Genie, pseudonimo per Susan Wiley, è nata nel 1957 ad Arcadia, una cittadina americana nello stato della California. La piccola a soli venti mesi fu costretta in una stanza buia dal padre, tenuta legata alla sedia di giorno e al letto di notte. Ogni volta che faceva un rumore veniva picchiata e il padre non le parlava mai, ma in sua presenza abbaiava e ringhiava. Questo per tutta l’infanzia, fino all’età di 13 anni, quando sua madre scappò di casa con lei e cercò l’assistenza dei servizi sociali, il 4 novembre 1970. Purtroppo il suo sviluppo cognitivo è stato gravemente compromesso, e nonostante le terapie non è riuscita a diventare autosufficiente. Oggi si trova in una struttura privata per adulti con difficoltà cognitive nel sud della California, e per comunicare usa poche parole e principalmente il liguaggio dei segni.
Segui Keblog su Google News!