Esistono numerose specie di piccioni che molti di noi non hanno mai visto. Insoliti, colorati, dalle piume arricciate e incredibilmente diversi dagli esemplari che frequentano le nostre città. Ma oltre alle caratteristiche estetiche affascinanti che scoprirete di seguito, sappiate che i piccioni possiedono anche altre qualità inaspettate. Secondo uno studio del 2017 i piccioni comprendono i concetti di spazio e tempo, in maniera simile agli umani e ai primati, e inoltre sono in grado di percorrere centinaia di chilometri attraverso territori sconosciuti e ritrovare senza difficoltà la strada di casa.
Date un’occhiata a queste immagini di diverse specie di piccioni, e non dimenticate di votarle mettendo “mi piace” sotto le vostre preferite!
#1 Frillback

#2 Goura cristata blu

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Se si approfondisce un po’ la loro conoscenza, i piccioni si rivelano animali davvero interessanti. Prima di tutto, pare che i piccioni siano stati i primi uccelli della storia ad essere addomesticati. Possono infatti essere trovati in opere d’arte risalenti al 4500 a.C. nell’Iraq moderno, e sono stati una preziosa fonte di cibo per migliaia di anni.
I piccioni sono uccelli così interessanti che hanno conquistato scienziati come Charles Darwin e Nikola Tesla. L’allevamento dei piccioni era un hobby piuttosto comune nell’Inghilterra dell’età vittoriana, e veniva praticato da persone appartenenti a diversi ceti sociali. Tra queste persone c’era Charles Darwin, che possedeva un allevamento piuttosto diversificato di questi uccelli.
La passione di Darwin per i piccioni influenzò il suo libro del 1868 The Variation of Animals and Plants Under Domestication, che contiene non uno ma ben due capitoli sui piccioni. Pensate che cani e gatti condividono un solo capitolo del libro, non osiamo pensare come reagirebbero i piccoli felini se lo venissero a sapere!
#3 Piccione verde collorosa

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#4 Gura di Vittoria

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#5 Piccione verde africano

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Nikola Tesla era un’altra mente geniale che amava i piccioni. Nella sua stanza d’albergo di New York City si prendeva cura dei piccioni selvatici feriti. Il piccione preferito di Tesla era una femmina bianca, di cui una volta disse: “Amavo quel piccione, l’ho amata come un uomo ama una donna, e lei mi amava. Quando era malata, lo sapevo e lo capivo; è venuta nella mia stanza e sono rimasto accanto a lei per giorni. L’ho curata per rimetterla in salute. Quel piccione era la gioia della mia vita. Se aveva bisogno di me, nient’altro importava. Finché era con me, la mia vita aveva uno scopo”. Si dice che Tesla fosse inconsolabile dopo la morte del piccione.
#6 Colombo cappuccino

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#7 Colombo pavoncello

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#8 Piccione delle Nicobare
I piccioni riescono a trovare la via verso il loro nido anche se si trovano ad oltre 2000 km di distanza. Gli scienziati hanno provato a portarli in isolamento, senza riferimenti visivi, olfattivi o magnetici. Mentre li trasportavano lontani dalla loro casa, hanno provato persino a ruotare le loro gabbie, affinché perdessero l’orientamento. Nessuno ha idea di come facciano a ritrovare sempre la loro casa.
L’uomo sfrutta le capacità di navigazione del piccione da almeno 5000 anni.
#9 Phaps chalcoptera

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#10 Piccione Roller dai molti colori

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#11 Colombo Lahore

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La capacità di navigazione dei piccioni li rende anche degli ottimi messaggeri a lunga distanza. Si dice che gli appassionati di sport nell’antica Grecia usassero dei piccioni addestrati per comunicare in lontananza i risultati delle Olimpiadi. Più a oriente, Gengis Khan rimaneva in contatto con alleati e nemici attraverso una rete postale basata sui piccioni.
#12 Frillback grigio

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#13 Colombo di ghiaccio

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#14 Piccione dello spinifex

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Le capacità dei piccioni venivano sfruttate anche durante il 20° secolo. In entrambe le guerre mondiali, le nazioni rivali avevano enormi stormi di piccioni viaggiatori che usavano come messaggeri. Solo gli Stati Uniti ne avevano 200.000 durante la Seconda Guerra Mondiale. I piccioni trasportavano messaggi contenenti importanti aggiornamenti, salvando così migliaia di vite umane. Un piccione di nome Cher Ami portò a termine una missione che consentì il salvataggio di 194 soldati statunitensi il 4 ottobre 1918.
#15 Piccione viaggiatore

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#16 Voorburg Shield Cropper

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#17 Vecchio cappuccino olandese

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Non tutti sanno che i piccioni possono persino essere addestrati per diventare dei “critici d’arte”. Lo psicologo giapponese Shigeru Watanabe e due suoi colleghi hanno ottenuto un premio Nobel nel 1995 per aver insegnato ai piccioni a riconoscere i dipinti di Claude Monet e Pablo Picasso, e a distinguere i due pittori. I piccioni furono persino in grado di usare la loro conoscenza dell’impressionismo e del cubismo per identificare i dipinti di altri artisti in quelle correnti. Le scoperte di Watanabe indicano che i piccioni selvatici classificano naturalmente le cose sulla base del colore, della consistenza e dell’aspetto generale.
#18 Colombo Lahore bianco e nero

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#19 Piccione imperiale bianconero

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#20 Colombo pavoncello

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I piccioni possono persino distinguere le parole scritte. In uno studio del 2016, alcuni scienziati hanno dimostrato che i piccioni possono fare distinzione tra stringhe casuali di lettere e parole reali. Nello studio, quattro uccelli hanno costruito un vocabolario contenente tra 26 e 58 parole inglesi scritte e, sebbene gli uccelli non fossero in grado di leggerle, riuscivano ad identificare gli schemi visivi e quindi a distinguerle.
#21 Vecchio cappuccino olandese

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#22 Colombo Ciuffolotto Arcangelo

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#23 Un piccione davvero unico

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Esistono 308 specie viventi di piccioni e colombe. Insieme, formano un ordine di uccelli noto come columbiformes. Apparteneva a questo gruppo, in particolare alla famiglia columbidae, anche il dodo, o dronte, un uccello endemico dell’isola di Mauritius. Il dodo era incapace di volare, si nutriva di frutti e nidificava a terra. Si estinse rapidamente nella seconda metà del XVII secolo in seguito all’arrivo sull’isola dei portoghesi e degli olandesi.
Il dodo non aveva predatori naturali, ma quando i marinai umani arrivarono con ratti, cani, gatti e maiali, iniziò a estinguersi rapidamente. Il test del DNA ha confermato che i piccioni sono strettamente imparentati con il dodo, e il colorato piccione Nicobare (lo trovate in questa pagina) è il suo parente più prossimo. Il piccione Nicobare è un uccello multicolore con piume iridescenti, è a rischio estinzione e si trova su piccole isole nel Pacifico meridionale e al largo dell’Asia. A differenza del dodo, può volare.
#24 English Barb

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#25 Piccione acrobata

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#26 Piccione trombettiere

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Un’altra cosa in cui i piccioni sono davvero bravi è il multitasking. Gli scienziati della Ruhr-Universitat Bochum hanno eseguito uno studio mettendo insieme un gruppo di 15 persone e 12 piccioni che erano stati addestrati per compiere due semplici lavori (come premere una tastiera quando si accendeva una lampadina). I piccioni sono stati anche messi in situazioni in cui dovevano smettere un lavoro e passare a un altro. Durante questi test, umani e piccioni sono passati da un lavoro all’altro alla stessa velocità, mentre in altri, i piccioni sono stati addirittura più veloci degli umani.
#27 English Carrier

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#28 Oriental Frill

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#29 Piccione dal casco nero (Black Helmet Pigeon)

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Lo sapevi che i piccioni producono una specie di latte? Latte vero e proprio viene prodotto solo dai mammiferi, ma i piccioni e le colombe (insieme ad altre specie di uccelli) nutrono i loro piccoli con qualcosa di simile, un liquido biancastro pieno di sostanze nutritive, grassi, antiossidanti e proteine salutari chiamato latte di gozzo (o, nel caso specifico dei piccioni, latte di piccione). Sia i maschi che le femmine di piccione creano questo “latte” in un tratto dell’esofago.
#30 Gozzuto di Brno

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#31 Il modenese tedesco

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#32 Incrocio tra vecchio cappuccino olandese e colombo cappuccino

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Abbiamo visto come i piccioni sono in gradi di distinguere le parole e i pittori. Ebbene, si è scoperto che possono persino riconoscere un tumore. Infatti, uno studio del 2015 ha rivelato che, in determinate circostanze, questi straordinari uccelli possono distinguere tra escrescenze maligne e benigne. I ricercatori del Davis Medical Center dell’Università della California hanno messo 16 piccioni in una stanza insieme a delle ecografie ingrandite di potenziali tumori al seno. Se un piccione li identificava correttamente come benigni o maligni, riceveva un premio.
Una volta addestrati, l’accuratezza diagnostica media dei piccioni ha raggiunto l’85%. Ma quando è stato adottato un approccio “collettivo”, l’accuratezza del gruppo è salita al 99%, cioè quanto ci si aspetterebbe da una diagnosi medica.
#33 English Short-Faced Tumbler

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#34 Bagadese di Norimberga

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