Quando nel 1910 venne costruita la stazione ferroviaria di Kayashima, una località a nord di Osaka, direttamente sulla destra dell’edificio si trovava un enorme e secolare albero di canfora, noto in Giappone come Il Grande Albero Kusu di Kayashima.
Con il passare degli anni, l’aumento della popolazione ed il sovraffollamento delle stazioni degli anni ’70, divenne evidente il bisogno di espandere la stazione di Kayashima. E se in un primo momento il progetto prevedeva la rimozione del grande albero, le enormi proteste locali fecero la differenza.
L’albero era associato dagli abitanti del luogo ad una divinità locale e cominciarono a diffondersi storie di persone che erano state danneggiate semplicemente toccandolo, come chi, per esempio, tagliando un ramo aveva sviluppato febbre alta. I funzionari capitolarono di fronte alla protesta pubblica ed elaborarono un nuovo piano per incorporare l’albero di canfora all’interno della struttura. Terminati i lavori nel 1980, venne eretto un piccolo santuario ai piedi dell’albero e ancora oggi la stazione è diventata une esempio di architettura originale in cui natura e strutture costruite dall’uomo convivono in perfetto equilibrio.
La stazione di Kayashima nel 1968
me de miru neyagawashi no hyakunen
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