Si racconta che prima di finire confinata nel Museo dell’Occulto di Ed e Lorraine Warren nel Connecticut, Annabelle abbia commesso una serie di attacchi violenti ai danni di alcuni giovani negli anni ’70. Oggi siede sorridente in una teca di legno e vetro scolpita a mano, su cui è incisa la Preghiera del Signore, e il suo aspetto innocuo non farebbe presagire nulla di tutto ciò, se non fosse per il cartello di avvertimento con su scritto “Attenzione, non aprire assolutamente”.
Annabelle assomiglia a qualsiasi altra bambola Raggedy Ann prodotta a metà del XX secolo, ma la sua storia è tutt’altro che ordinaria. Accusata di possessione demoniaca, di una serie di attacchi violenti e di almeno due tentati omicidi, ha ispirato anche una serie di film horror che sono molto amati dagli amanti del genere (Scopri qui 17 terrificanti storie vere che hanno ispirato i film horror più spaventosi di Hollywood).
La storia vera della bambola Annabelle
Ed e Lorraine Warren osservano la vera bambola Annabelle nella sua teca di vetro. (Fonte: Warrens’ Occult Museum)
La vera Annabelle e la bambola apparsa al cinema sono molto diverse, in realtà. La versione cinematografica è stata realizzata in porcellana, con veri capelli intrecciati e occhi di vetro scintillanti, con un’espressione inquietante e minacciosa. Annabelle invece è una bambola di pezza, dall’aspetto rassicurante, con il sorriso, il naso e gli occhi cuciti come i giocattoli di un tempo. Ma se Ed e Lorraine Warren potessero parlare, direbbero di non farci ingannare dal suo aspetto bonario, e che l’avvertimento posto sulla teca è assolutamente necessario. Secondo i due famosi demonologhi, la bambola è responsabile di un incidente mortale e di una serie di attività demoniache durate circa 30 anni.
Annabelle come appare nel film
Il prima fatto risale al 1970, quando Annabelle era nuova di zecca. La storia fu raccontata ai Warren da due giovani donne e fu riportata negli anni successivi dagli stessi Warren. La bambola fu regalata a una giovane infermiera di nome Donna (o Deirdre, a seconda della fonte) da sua madre per il suo 28esimo compleanno. Donna, apparentemente entusiasta del regalo, lo portò nel suo appartamento che condivideva con un’altra giovane infermiera di nome Angie. Inizialmente la bambola, posizionata in soggiorno, faceva allegria alle due ragazze, fino a quando iniziarono a capitare fatti strani. La bambola sembrava spostarsi per la casa autonomamente: Donna la lasciava seduta in soggiorno prima di andare a lavoro, e al ritorno la bambola era chiusa in camera da letto. Poi cominciarono a trovare in casa messaggi su carta pergamena con la scritta “aiutami”. E per ultimo, ma fu il fatto decisivo, il ragazzo di Angie, un pomeriggio che era nell’appartamento mentre Donna era fuori, sentì un fruscio nella sua stanza, come se qualcuno fosse entrato. Dopo l’ispezione, non trovò alcun segno di effrazione ma trovò la bambola Annabelle con la faccia distesa a terra (altre versioni della storia dicono che sia stato aggredito al risveglio da un pisolino). Poco dopo sentì un dolore lancinante al petto, abbassò lo sguardo e vide dei segni di artigli insanguinati che lo attraversavano (scomparsi due giorni dopo senza lasciare traccia).
Ed La posizione attuale della bambola Annabelle al Museo dell’Occulto dei Warrens. (Fonte: Warrens’ Occult Museum)Dopo questo episodio violento le due ragazze, convinte di trovarsi di fronte a un fatto paranormale, si rivolsero ad una medium per risolvere il problema. La medium dopo una seduta spiritica disse alle donne che nella bambola era entrato lo spirito di una bambina defunta all’età di sette anni di nome Annabelle Higgins, il cui corpo era stato ritrovato anni prima nel luogo in cui era stato costruito il loro condominio. La medium affermò anche che lo spirito era benevolo e che voleva semplicemente essere amato e curato, così le due infermiere decisero di tenere la bambola. Le cose però non migliorarono e nel tentativo di liberare la loro casa dallo spirito della bambola Annabelle, Donna e Angie chiesero aiuto a un prete episcopale noto come Padre Hegan. Hegan contattò il suo superiore, padre Cooke, che allertò Ed e Lorraine Warren.
Lorraine Warren con la bambola Annabelle poco dopo averne preso possesso. (Fonte: Warrens’ Occult Museum)
I Warren si convissero da subito che ad essersi impossessato della bambola non fosse uno spirito umano ma che ci fosse una forza demoniaca contro cui lottare. Il resoconto del caso dei Warren afferma: “Gli spiriti non possiedono oggetti inanimati come case o giocattoli, possiedono persone. Uno spirito disumano può attaccarsi a un luogo o a un oggetto e questo è ciò che è accaduto nel caso di Annabelle. Questo spirito ha manipolato la bambola e ha creato l’illusione che fosse viva per ottenere il riconoscimento. In verità, lo spirito non stava cercando di rimanere attaccato alla bambola, stava cercando di possedere un ospite umano”. I warren notarono immediatamente quelli che credevano fossero segni di possessione demoniaca: il teletrasporto (la bambola che si muoveva da sola), la materializzazione (i messaggi su carta pergamena) e il “marchio della bestia” (il petto artigliato di Lou).
Ed e Lorraine Warren, gli investigatori del paranormale coinvolti nella vera storia della bambola Annabelle. (Fonte: Getty Images)
I Warren si accordarono con padre Cooke per eseguire un esorcismo sulla bambola nell’appartamento delle infermiere, e infine portarono Annabelle nel Museo dell’Occulto. Nonostante l’esorcismo, i Warren documentarono diverse altre esperienze paranormali che coinvolsero la bambola, le prime pochi minuti dopo averne preso possesso. Usciti dall’appartamento e saliti in macchina, allacciarono Annabelle sul sedile posteriore e decisero di non percorrere l’autostrada, in caso la bambola avesse avuto il potere di causare incidenti. Secondo Lorraine però sulla strada di casa i freni si bloccarono più volte. La donna affermò che non appena Ed bagnò la bambola con acqua santa il problema con i freni scomparse.
All’inizio la bambola originale Raggedy Ann Annabelle sembra perfettamente normale ad un occhio inesperto. (Fonte: Flickr)
Una volta a casa, i Warren posizionarono la bambola nello studio di Ed, ma dopo episodi di levitazione e di spostamenti autonomi per l’abitazione, decisero di rinchiuderla per sempre. Fecero costruire una teca di vetro e legno sulla quale incisero la Preghiera del Signore e la Preghiera di San Michele. Per il resto della sua vita Ed avrebbe recitato queste preghiere per assicurarsi di far rimanere intrappolato il demone.
La bambola Annabelle all’interno del Museo dell’Occulto dei Warren. (Fonte: Tony Spera/USA Today)Da allora, la bambola Annabelle è sempre rimasta rinchiusa, ma si presume che il suo spirito abbia trovato comunque un modo per nuocere. Una volta, un prete che stava visitando il Museo dell’Occulto, di fronte alla bambola sminuì le sue capacità demoniache, e nonostante gli avvertimenti di Ed Warren continuò a deriderla. Mentre tornava a casa, il prete rimase coinvolto in un incidente gravissimo in cui distrusse completamente la sua auto nuova. Poco prima dell’incidente, affermò di avere visto Annabelle nello specchietto retrovisore. Anni dopo, un giovane in visita al museo, bussò sulla teca della bambola e derise le persone che credevano in quella storia. Tornando a casa perse il controllo della sua moto e si schiantò contro un albero. Morì sul colpo e la sua ragazza sopravvisse per miracolo. La donna affermò che al momento dell’incidente stavano ridendo di Annabelle. Nel corso degli anni i Warren continuarono a raccontare altre storie del genere, senza nessuno che ne potesse testimoniare la veridicità. I nomi del giovane sacerdote e dei motociclisti non sono mai stati diffusi. Né Donna né Angie, le due infermiere che furono le prime vittime di Annabelle, hanno mai raccontato la loro storia. Padre Cooke e padre Hegan non hanno mai menzionato i loro esorcismi sulla bambola. Sembrerebbe che tutto ciò che abbiamo è la parola dei Warren.
La bambola Annabelle nella sua teca al Museo dell’Occulto dei Warrens. (Fonte: Youtube)
Da quando Ed e Lorraine Warren sono morti, ad occuparsi del Museo dell’Occulto sono la figlia Judy e suo marito Tony Spera. Spera continua a mettere in guardia i visitatori sui poteri di Annabelle, e di lei dice: “È pericolosa? Sì. È l’oggetto più pericoloso in questo museo? Sì”. Nonostante tali affermazioni, senza testimoni è difficile credere che certe cose siano accadute realmente. Inoltre un’indagine della New England Skeptical Society ha dimostrato che i manufatti nel Museo dell’Occulto dei Warren erano per lo più fraudolenti, con foto manipolate e narrazioni esagerate dei loro casi. Spera, però, continua a mettere in guardia le persone da Annabelle, dicendo che disturbarla è come giocare alla roulette russa. Inoltre nel 2020 si diffuse la notizia che la bambola era fuggita dal museo, notizia smentita da Spera stesso che pubblicò un video insieme ad Annabelle nel museo. “Annabelle è viva”, assicurò Spera a tutti. “Beh, non dovrei dire viva. Annabelle è qui in tutta la sua famigerata gloria. Non ha mai lasciato il museo. Inoltre sarei preoccupato se Annabelle se ne andasse davvero perché non è niente con cui giocare”.
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