La notte scorsa, a Roma, è comparsa una nuova opera di street art dell’artista Laika in cui è raffigurato Giulio Regeni che abbraccia Patrick Zaky, lo studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato al Cairo, picchiato e sottoposto a torture come l’elettroshock, in regime di detenzione. “Mi auguro che questa vicenda vada a finire bene e che Zaky venga liberato il prima possibile. Spero anche che, pur non essendo un cittadino italiano, il nostro paese possa vigilare su quanto sta accadendo”, con queste parole la street artist Laika ha commentato il suo nuovo lavoro in via Salaria. Nell’opera, Giulio Regeni dice alcune parole di conforto a Patrick mentre lo abbraccia: “Stavolta andrà tutto bene”. “Questa frase”, spiega Laika, “ha un doppio significato, serve a rassicurare Patrick, ma soprattutto a mettere davanti alle proprie responsabilità il governo egiziano e la comunità internazionale. Non si può permettere che quanto accaduto a Giulio Regeni e a troppi altri, avvenga di nuovo. Stavolta DEVE andare tutto bene”. Sotto al dipinto, la parola in arabo “huriya”, che vuol dire “libertà”.
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Immagine: Laika
Immagine: Laika
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