L’amministrazione di Donald Trump ha annunciato un’altra iniziativa che sembra minacciare l’ambiente e la natura. Per la prima volta, sono state autorizzate trivellazioni nell’Arctic National Wildlife Refuge per estrarre petrolio e gas. L’annuncio è stato dato dal segretario degli interni David Bernhard lunedì 17 agosto. Circa 633 mila ettari appartenenti alla riserva naturale verranno resi disponibili alle operazioni di estrazione ed esplorazione del suolo.
Immagine: Wikipedia
Secondo Bernhardt, questa iniziativa “segna un nuovo capitolo nell’indipendenza energetica americana” e si prevede che potrebbe “creare migliaia di nuovi posti di lavoro”. Ma, secondo gli ambientalisti, le perforazioni distruggeranno l’habitat naturale di molte specie animali e danneggeranno le tribù locali, accelerando anche la crisi climatica attualmente in corso.
Immagine: Wikipedia
L’Arctic National Wildlife Refuge è la più grande riserva naturale degli Stati Uniti e si trova nel nord-est dell’Alaska. La riserva viene gestita dall’US Fish and Wildlife Service e ha il compito di proteggere la fauna selvatica e il suo habitat naturale, oltre a mantenere le risorse necessarie alle tribù locali.
Immagine: WikipediaSi tratta di una decisione che era nell’aria da tempo e contro la quale si stanno battendo molti ambientalisti e cittadini comuni. L’estrazione di gas e petrolio dal sottosuolo della riserva avranno un impatto distruttivo sulla popolazione della fauna selvatica e sulla qualità dell’acqua, influenzando negativamente anche i modelli migratori degli animali.
Immagine: Wikipedia
L’Arctic National Wildlife Refuge è la casa di una grande varietà di specie di piante e animali, come orsi polari, orsi grizzly, orsi neri, alci, caribù, lupi, aquile, linci, ghiottoni, martore, castori e uccelli migratori. Tutti animali che vivono grazie alla riserva naturale.
Immagine: Wikipedia
Segui Keblog su Google News!